

Il nostro Amarone è un veicolo per comunicare il territorio: parla delle microzone selezionate già dai nostri antenati, riporta le influenze del clima (sulla pianta e sull’appassimento) e del terreno. È un Amarone sempre armonico ed equilibrato: non ha necessità dell’abbinamento al cibo per essere apprezzato
Raffaele Boscaini
Il conseguimento della massima qualità è un obiettivo costante di Masi, perseguito in primis grazie al lavoro del suo Gruppo Tecnico, un team di esperti in diverse discipline, impegnato nella ricerca e nella sperimentazione, anche in collaborazione con Enti e Università nazionali e internazionali.
La storia di Masi inizia alla fine del XVIII secolo, quando la famiglia Boscaini, tutt’ora proprietaria, acquista pregiati vigneti nella piccola valle denominata “Vaio dei Masi”, nel cuore della Valpolicella Classica.
Masi ha un’expertise riconosciuta nella tecnica dell’Appassimento, praticata sin dai tempi degli antichi Romani per donare concentrazione ai vini e innovata costantemente dal Gruppo Tecnico Masi, ed è uno degli interpreti storici dell’Amarone.
Da oltre quarant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina e con Canevel, produttore di Spumanti di eccellenza in Valdobbiadene.
Oggi Masi produce ben cinque diversi Amaroni e altri vini iconici, interpretazioni originali della tecnica dell’Appassimento, come il Campofiorin.
Masi, inoltre, ha un’importante produzione di vini biologici, sia nelle Venezie che nelle tenute Poderi del Bello Ovile in Toscana e Masi Tupungato in Argentina; fonda la propria attività su valori sociali, etici e ambientali: le scelte ecosostenibili, ispirate alla filosofia MasiGreen, caratterizzano l’intera filiera in ogni sito produttivo del Gruppo.
