

Noi ci troviamo nella valle di mezzo, i cui parametri son diversi dalla zona classica: il nostro Amarone esprime pulizia, persistenza, capacità di resistere all’evoluzione; non è opulento ma ha una spinta acida, elegante. E’ un finto facile, ma a noi piace farlo così, interprete del nostro terreno
John Doe
Un’azienda piccola che produce gusto, ma che nello stesso tempo si aggiorna tecnologicamente per mettere in pratica una “enologia di precisione”.
Forti dell’esperienza maturata con l’azienda agricola Cavalchina, che nel 1962 fu la prima a chiamare il vino bianco della zona Custoza, Franco e Luciano (improvvisamente scomparso nel gennaio 2021) Piona hanno acquistato Torre d’Orti, una parte del monte che sovrasta il centro abitato di Marcellise, segnalata sulle carte geografiche da centinaia di anni.
I due fratelli hanno deciso di riconvertire a vigneto quest’area straordinaria e di dedicarla alla produzione di vini della Valpolicella. Per loro si tratta di un ritorno alle origini, in quanto il nonno era stato selezionatore e imbottigliatore proprio di questa tipologia di vini. Qui la terra rossa, tipica della Valpolicella Classica, lascia spazio allo scoglio bianco e calcareo.
Il terroir e l’altitudine dei vigneti fanno sì che i vini che ne nascono siano particolarmente atti all’invecchiamento, con una grande struttura, ph bassi ed equilibrio fra alcol, struttura tannica e polpa. Un’attenta cura del vigneto e delle rese consente alla famiglia Piona di ottenere un’uva più sana e ad alto grado zuccherino. In cantina si conciliano l’artigianalità e le innovazioni tecnologiche con un unico obiettivo: fare vini di qualità.
